AGGIUNGI IL BLOG AI PREFERITI

LA PASSIONE PER I LIBRI

Calendar





Sebastiano Monieri editore

clicca sull'immagine



Le ultime discussioni nel forum :
1 user(s) online
F_ACTIVE
1 guests
0 members
0 Anonymous Members
[ View Complete List ]


Statistics
F_STATS
LA PASSIONE PER I LIBRI have:
25 articles, 1 comments, 9 members,
1,013 total visits, 0 monthly visits

The newest member is Melinda Miceli



B_NORM  
view post Posted on 14/11/2008, 14:35 by: Stoà Associazione CulturaleReply
Curriculum

- 3 marzo 2003 : Costituzione dell’Associazione Culturale;
- ottobre 2004: in collaborazione con Edizioni Edessae, Gruppo Grand Hotel – Siracusa e con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Siracusa e dell’Amministrazione Comunale di Siracusa restaura e presenta al pubblico "La portantina del Corpus Domini”;-
luglio 2005: in collaborazione con Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università La Sapienza di Roma; Università del Colorado; Saint-Gobain/Weber e Brutin organizza il seminario di Studi Urbanistici “Laboratorio Centro Storico”;
- ottobre 2005: in collaborazione con La Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, l’Istituto d’Arte di Noto e l’Istituto Industriale di Augusta organizza presso il convento del Ritiro a Siracusa l’esposizione di plastici di architettura che vengono donati alla Galleria Regionale quale primo nucleo del “Museo Tattile”;
- Febbraio/Aprile 2006: in collaborazione con Edizioni Edessae organizza la presentazione dei volumi “Cronachette improbabili” e “Pensieri notturni”;
- Marzo 2007: in collaborazione con le case editrici Edizioni Edessae e Libridine organizza la presentazione del romanzo storico “Due Siciliani”;
- Maggio 2008 : in collaborazione con la casa editrice Edizioni Edessae organizza la presentazione del libro "Riflessions d'un Chevalier" di Vincenzo Licitra.
- Febbraio 2009: in collaborazione con la casa editrice Edizioni Edessae organizza la presentazione del libro "Siracusa e le meraviglie dell'Unesco" di Melinda Miceli.
-Ottobre 2009: in collaborazione con la casa editrice Edizioni Edessae organizza la presentazione del libro " Templum Majus-Il Duomo simbolo di Siracusa"
Contatti

[email protected]

Edited by Stoà - 20/2/2011, 21:10
Comments: 0 | Views: 119Last Post by: Stoà Associazione Culturale (14/11/2008, 14:35)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/11/2008, 14:32 by: Stoà Associazione CulturaleReply
image
La copertina del libro

Titolo: LES PENSEES D'UN CHEVALIER
Autore: Vincenzo Licitra
Casa Editrice: Edizioni Edessae
Categoria: Etica e spiritualità

Dalla prefazione di Bent Parodi Di Belsito al libro di Vincenzo Licitra :"Les Penseé d'un Chevalier"

….” Certo quella del “cavaliere” oggi può sembrare un’immagine fuori dal tempo, o, almeno, fuori dal nostro, di tempo, e certamente ad un pubblico non avvezzo ai temi dell’esoterismo può evocare immagini di battaglie e di accessori ad essa attinenti, ma per chi ama nutrirsi di simboli e per chi cerca la luce, il cavaliere non fu solo questo, anzi non fu “soprattutto” questo. Il cavaliere è ben altra figura, una figura che potrebbe, ma oso pensare dovrebbe, essere riesumata ed eretta a simbolo di virtù e di ricerca interiore, di ricerca della verità. Infatti, cos’era un cavaliere, sia nella concezione eroica che fu di Artù e del ciclo (siclo, tassa per entrare nel Tempio, siculo, sikelia, sikel, sigillo, sessualità, sacco) della Tavola Rotonda, ma che fu anche nella concezione dei Cavalieri dell’Ordine del Tempio di Gerusalemme, meglio conosciuti come i Templari, che fu anche per i “Fedeli d’Amore” tra i quali possiamo citare nomi certo non di poco conto come Dante Alighieri, se non una maniera di essere? Una maniera di vivere, quindi, di improntare le proprie azioni, la propria quotidianità, al fine di raggiungere uno stato ideale che consentisse all’operante (operaio) di vedere la luce, la luce ovviamente non intesa come la luce del sole, ma quella luce che brilla all’improvviso dentro di noi, come bene descrive poeticamente Apuleio di Madaura quando parla di Lucio, restituito da Iside alle sue fattezze umane dopo averne mangiate le rose, e ci consenta di “scoprire” e quindi di conoscere se stessi; infatti, come ben recita il motto scolpito sul frontone del tempio di Deli, “Novi te ipsum”, è attraverso la conoscenza di se stessi e in se stessi che la luce si “rivela” in un istante che cambia radicalmente e per sempre la vita”.

Tags:
Bent Parodi di Belsito,
Etica,
Spiritualità,
Vincenzo Licitra
Comments: 0 | Views: 137Last Post by: Stoà Associazione Culturale (14/11/2008, 14:32)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/11/2008, 14:22 by: Stoà Associazione CulturaleReply
image
Figlio di Gioacchino Guttuso e di Giuseppina d'Amico, Renato manifestò sin da giovanissimo la sua predisposizione alla pittura.
nacque nel 1912 nella cittadina siciliana di Bagheria. Il padre, il cavaliere Gioacchino Guttuso, era agrimensore e di lui, nella collezione donata al Comune di Bagheria, esistono vari ritratti: il primo, addirittura risalente al 1925, dimostra il genio precoce dell'artista; altri con riga e squadra ne sottolineano la professione e l'ammirazione per l'uomo tutto d'un pezzo appassionato nelle lettere e nelle arti, con il culto della libertà trasmessagli dal padre Ciro che aveva combattuto con Garibaldi. L'adolescenza borghese è fitta di stimoli per il futuro pittore.
Influenzato dall'hobby del padre per la pittura e dalla frequentazione dello studio del pittore Domenico Quattrociocchi , nonché della bottega del pittore di carri Emilio Murdolo, il giovane Renato iniziò tredicenne a datare e firmare i propri quadri. Si tratta per lo più di copie di opere note (paesaggisti siciliani dell'Ottocento ma anche pittori francesi come Millet o artisti contemporanei come Carrà), ma non mancano ritratti originali. Durante l'adolescenza iniziò anche a frequentare lo studio del pittore futurista Pippo Rizzo e gli ambienti artistici palermitani. Nel 1928, appena diciassettenne partecipò alla sua prima mostra collettiva a Palermo.
La famiglia Guttuso abitava in una casa vicino alle prestigiose ville Valguarnera e Palagonia, di cui ritrarrà particolari in quadri successivi, e s'ispira agli scogli dell'Aspra (zona tra Palermo e Bagheria) dove, tra le gite al mare e i primi amori vive tutta la crisi siciliana del dopoguerra, in cui comincia a delinearsi lo scempio architettonico e sociale che distinguerà il periodo successivo.
A Palermo e nella stessa Bagheria, Guttuso vede in completa decadenza la nobiltà delle splendide ville settecentesche, con le loro famose sculture mostruose e l'avanzare di una speculazione urbanistica e di lotte di potere all'interno del Comune che ne scuotono il temperamento, mentre la famiglia viene segnata da ristrettezze economiche a causa dell'ostilità di clericali e fascisti nei confronti del padre di Renato a causa delle idee liberali professate.
Il giovane Renato allora, sentendo sempre più forte l'inclinazione alla pittura, si trasferì a Palermo per gli studi liceali e successivamente per quelli Universitari, mentre la sua formazione si modella sulle correnti figurative europee, da Courbet a Van Gogh a Picasso, cosa che lo porta dapprima a Milano e poi in viaggio per l'Europa. Nel suo espressionismo personale, si fanno via via sempre più forte i motivi figurativi siciliani come i rigogliosi limoneti, l'ulivo saraceno, il Palinuro, tra mito e solitudine isolana; opere che, inviate nel '31 alla I Quadriennale di Roma, confluirono in una co...

Read the whole post...

Comments: 0 | Views: 329Last Post by: Stoà Associazione Culturale (14/11/2008, 14:22)
 

Search: